Itinerari

A pochi minuti da Sorrento, Amalfi, Napoli, Capri…
L’Hotel – Ristorante Parco Vesevus, oltre ad essere immerso nel cuore della macchia mediterranea del Parco Nazionale del Vesuvio, è poco distante da tutte le località turistiche. Dalla posizione strategica del parco vesevus si possono visitare i più importanti siti naturalistici , storici e archeologici della Campania.
 

SITI DA VISITARE

 
  • Direttamente dalla nostra struttura si può accedere tramite la nuova “busVia “ al tour naturalistico nel parco Nazionale del Vesuvio, per poi arrivare in pochi minuti sulla cima del vulcano più famoso del mondo , dove ad attendervi ci saranno le guide alpine per completare l’emozionante viaggio nella bocca del cratere.
  • In dieci minuti dalla nostra struttura è possibile raggiungere Pompei, Ercolano e Napoli;
  • In trenta minuti dalla nostra struttura è possibile raggiungere Sorrento ed Amalfi;
  • In un’ora dalla nostra struttura è possibile raggiungere Capri ed Ischia;
  • Inoltre il Parco Vesevus organizza visite guidate e personalizzate per gruppi e singoli nei luoghi sopra indicati (Sorrento, Pompei, Capri, Ischia, Ercolano, Napoli, Amalfi, Positano).
 

Parco Nazionale del vesuvio

Parco Nazionale del vesuvio

Pompei

Pompei

Penisola  Sorrentina

Penisola Sorrentina

Napoli

Napoli

Capri

Capri

Ischia

Ischia

Costiera Amalfitana

Costiera Amalfitana

Ercolano

Ercolano

Procida

Procida


PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

Location e situata al terminal di sosta è partenza per la salita al vesuvio tramite la Bus Via del parco nazionale del Vesuvio. Il Vesuvo è uno dei vulcani più famosi del mondo, dal caratteristico profilo, la cui eruzione del 79 d.C. permise la perfetta conservazione di Pompei ed Ercolano fino ai giorni nostri. Nell’area sono stati catalogati oltre 230 minerali differenti ed è possibile osservare i depositi di diverse eruzioni storiche e le forme generate dall’azione degli agenti esogeni sulle originarie coltri piroclastiche. Questi depositi sono poi stati lentamente colonizzati dalla vegetazione: si osserva quindi una successione dei tipi di vegetazione che operano questo tipo di colonizzazione, a partire dal primo anello della catena, un lichene, lo Stereocaulon vesuvianum. Le aree circostanti al piede del vulcano sono state popolate da sempre per la fertilità delle vulcaniti, ricche di potassio.
Pompei

Pompei

La citta’ di Pompei fu abitata fin dai tempi piu’ antichi da contadini insediatisi sull’altopiano, in modo da potersi difendere in caso di guerra. Solo verso il VI secolo a.C. a Pompei si trovano le prime tracce di un insediamento stabile, fondato quasi certamente dalle genti osche della Campania; rimangono pero’ incerti l’origine e il significato del nome. Un ruolo importante nella creazione della citta’ fu ricoperto da Etruschi e Greci. Infatti le mire espansionistiche degli Etruschi, che gia’ avevano il controllo dell’entroterra campano, si volgevano alla costa; la fondazione di Pompei, quindi, garantiva loro uno sbocco commerciale marittimo. Da visitare: Scavi archeologici di epoca romana, Santuario della Madonna del Rosario Come raggiungere la città: - Autostrada Napoli – Salerno, direzione Salerno, uscita Pompei - Circumvesuviana, da Torre Annunziata - treno per Pompei-Poggiomarino, fermata Pompei per visitare il Santuario, oppure treno per Sorrento fermata Villa dei Misteri per visitare gli scavi.
Penisola  Sorrentina

Penisola Sorrentina

Il nome e le origini di Sorrento si perdono tra mito e realtà storiche. Certamente vi è un legame con quel mito delle Sirene così diffuso nel Golfo di Napoli fin dall’antichità. Le Sirene erano esseri mitologici metà donna metà pesce, il cui canto spingeva i naviganti a naufragare contro le rocce. Ulisse riuscì a sconfiggerle turando le orecchie dei compagni e facendosi legare all’albero maestro. Se non è certo a chi attribuire la sua fondazione è assai probabile che essa fosse abitata già nel XI secolo e che costituisse per i Greci ed Etruschi uno scalo importante nei traffici commerciali. Da visitare: le principali località della penisola, luoghi di richiamo durante l’estate: Vico Equense, Seiano, Meta, Massa Lubrense. S.Agnello. Come raggiungere la città: -Autostrada Napoli – Salerno in direzione Salerno, uscita a Castellamare di Stabia, proseguire per SS, seguire indicazioni per le varie mete turistiche. -Circumvesuviana da Torre Annunziata -treno per Castellammare-Sorrento, fermata Sorrento.
Napoli

Napoli

Dopo il felice periodo della Napoli provincia degli imperatori Romani, i quali la circondarono di ville patrizie, profondendo molti tesori per ingrandirla ed abbellirla, arrivarono anche a Napoli i primi barbari che portarono disastri e rovine. Alarico, Genserico e Odoacre ne invasero il territorio e Belisario, il generale di Giustiniano imperatore pose a sacco la città per domarne la resistenza. Totila e Teia furono gli ultimi barbari che la signoreggiarono. Tornata in potere degli imperatori d’oriente nel 567, Napoli fu retta dagli Esarchi di Ravenna, fino a che, nel secolo XI, passò ai Normanni, figli di Tancredi d’Altavilla che l’assoggettarono con tutto il territorio. Nel 1060, uno di essi, Roberto Guiscardo, assunto il titolo di duca di Calabria, estese le sue conquiste. Suo figlio Ruggero, su richiesta del papa, cacciò gli Arabi dalla Sicilia e si fece incoronare re. Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa, vantando diritti di successione, avendo sposato Costanza, la figlia di Ruggero II, si impadronì del regno e dopo di lui regno suo figlio Federico II di Svevia, fino al 1250. Fu dominata dagli Angioini, poi dagli Austriaci e dal 1734 al 1799 dai Borbone, i quali, dopo la parentesi della Repubblica Partenopea e la dominazione Napoleonica, vi fecero ritorno fino all’unità d’Italia, nel 1861, che proclamò Napoli per sempre terra italiana. Da visitare: Decumano maggiore, Napoli sotterranea, Spaccanapoli, Maschio Angioino, Piazza Plebiscito, Palazzo Reale, Museo di Capodimonte, ecc.
Capri

Capri

L’isola, abitata sin dall’epoca paleolitica, in cui era ancora collegata alla terraferma, fu greca e poi romana. Cesare Augusto, visitando Capri nel 29 a.C., fu talmente colpito dalle sue bellezze che l’acquistò dalla città di Napoli in cambio della vicina Ischia, più vasta e più ricca. Il suo successore, Tiberio, vi dimorò dal 27 al 37 d.C. costruendovi, secondo la leggenda, dodici ville dedicate ad altrettante divinità dell’Olimpo e, dalla più imponente di esse, “Villa Jovis”, governò l’impero romano. Altri Imperatori soggiornarono a Capri dopo Tiberio e fino al IV secolo d.C. essa fu visitata e abitata da nobili romani. L’isola, passata di nuovo al Ducato di Napoli, nel VI e VII secolo subì le incursioni saracene e in quelli successivi il dominio dei Longobardi, dei Normanni, degli Angioini, degli Aragonesi e infine degli Spagnoli. L’isola traversò un nuovo periodo di fortuna nei secoli XVII e XVIII, all’unisono con il grande rigoglio politico ed artistico di Napoli, per l’esistenza di una attiva diocesi e per i privilegi che le erano stati concessi dagli Spagnoli e poi dai Borboni. Ne sono testimonianza le stupende architetture di chiese e conventi sorte nei due centri urbani. A partire dalla seconda metà del ’700, l’isola fu prescelta come soggiorno dai Borboni, che vi si recavano per la caccia alle quaglie, e come meta di viaggio. Come raggiungere l’isola: -Autostrada Napoli-Salerno, direzione Napoli, uscita Porto, dal molo Beverello il collegamento è assicurato da un fitto sistema di traghetti, aliscafi e navi veloci. -Autostrada Napoli-Salerno, direzione Salerno, uscita Castellamare di Stabia, proseguire per Sorrento attraverso la SS: Al porto di Sorrento è possibile imbarcarsi su traghetti, aliscafi e navi veloci. -Circumvesuviana: dalla stazione di Torre Annunziata, treno per Napoli, fermata Piazza Garibaldi. -Circumvesuviana: dalla stazione di Torre Annunziata, treno per Castellamare-Sorrento, fermata Sorrento.
Ischia

Ischia

Situata all’ingresso occidentale del Golfo di Napoli, Ischia e’ la piu’ grande fra le isole partenopee ed una delle principali attrattive dei dintorni di Napoli, da cui dista 17.5 miglia. L’isola e’ di origine vulcanica e la sua attuale conformazione e’ il risultato di una complessa evoluzione geologica iniziata nel pliocenico. Tracce del piu’ antico insediamento umano sull’isola sono state rinvenute nel versante orientale, sulla collina di San Michele. Si trattava probabilmente di un popolo italico indigeno , discendente dai Pelasgi. Come raggiungere l’isola: -Autostrada Napoli-Salerno, direzione Napoli, uscita Porto, dal molo Beverello il collegamento è assicurato da un fitto sistema di traghetti, aliscafi e navi veloci. -Circumvesuviana: dalla stazione di Torre Annunziata, treno per Napoli, fermata Piazza Garibaldi.
Costiera Amalfitana

Costiera Amalfitana

La Costiera amalfitana è il tratto di costa campana, situato a sud della penisola sorrentina, che si affaccia sul golfo di Salerno; è delimitato ad ovest da Positano e ad est da Vietri sul Mare. È un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, sede di importanti insediamenti turistici. Prende il nome dalla città di Amalfi, nucleo centrale della Costiera non solo geograficamente, ma anche storicamente. La Costiera Amalfitana è nota per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costiera ha il proprio carattere e le proprie tradizioni. Come raggiungere la Costiera Amalfitana: -Da Nord: A Caserta Sud immettersi sull’autostrada A30 in direzione Salerno-Reggio Calabria; uscita Salerno, poi S.S. 163 Amalfitana. Se dovete raggiungere Ravello, Scala o Tramonti, percorso alternativo potrebbe essere l’uscita autostradale “Nocera”, seguire le indicazioni “Costiera Amalfitana” e poi “Valico di Chiunzi”. - Da Sud: Autostrada A3 per Napoli, seguire le indicazioni per Salerno, poi S.S. 163 Amalfitana.
Ercolano

Ercolano

ERCOLANO ercolano foto Le origini della citta’ restano tuttora incerte. Il suo nome deriva dal latino “Herculaneum” e dal greco “Erakeion”. Gli antichi attribuivano la sua fondazione ad Ercole. Indubbiamente e’ di epoca greca, anche se non e’ pervenuto nessun avanzo monumentale del periodo piu’ antico, tranne un tratto della cinta muraria: tuttavia con i suoi “decumani” ed i suoi “cardini” ricorda molto l’urbanistica ellenica della greca Neapolis. Da visitare: Scavi archeologici di epoca romana. Come raggiungere la città: - Autostrada Napoli – Salerno in direzione Napoli, uscita ad Ercolano. - Circumvesuviana, da Torre Annunziata - treno per Napoli, fermata di Ercolano – scavi.
PROCIDA

PROCIDA

L’isola di Procida costituisce con l’isolotto di Vivara e la maggiore isola d’Ischia il gruppo delle isole Flegree, continuazione dei Campi Flegrei, con cui condividono l’origine vulcanica. Procida, che gli antichi chiamavano “Prochyta”, e’ costituita da quattro crateri: Solchiaro, Pizzico, Terra Murata e Pozzovecchio; l’isolotto di Vivara, un tempo unito a Procida nella parte Sud-Est, rappresenta un quinto cratere. La storia di quest’isola e’ legata a quella di Ischia fino a tutto il ’700. Come raggiungere l’isola: -Autostrada Napoli-Salerno, direzione Napoli, uscita Porto, dal molo Beverello il collegamento è assicurato da un fitto sistema di traghetti, aliscafi e navi veloci. -Circumvesuviana: dalla stazione di Torre Annunziata, treno per Napoli, fermata Piazza Garibaldi.